"he was young, handsome, a millionaire, and he'd just pulled off the perfect crime!"

giovedì 28 febbraio 2008

the devil played at my house


michael gira è l'uomo che ti aspetti, un cowboy dai modi gentili e la voce profonda che incute rispetto sin dalla prima sillaba.
ama l'italia, la grappa, la buona cucina e le belle donne. uno di noi.
a 54 anni ancora confida in un mondo migliore e continua nella ricerca di nuovi talenti da consegnare al mondo attraverso la sua piccola young god records: (e solo io so chi sarà il prossimo).
vive in una fattoria isolata nelle catskill mountains (woodstock - ny) con la moglie infemiera ex batterista dei god is my copilot, una figlia di 17mesi ed un labrador di 45kg. di notte ascolta i coyotes e di giorno osserva un orso che per nulla intimorito viene a nutrirsi alla sua tavola.

Now some of us are weak, and some endure Some people live their lives with a violence that's pure and clean But I saw a man cry once, down on his knees In a corner of a darkened cell, and his pain meant nothing to me

sale sul palco, sveste l'inseparabile cappello e sin dal primo accordo capisci che nemmeno un esorcista avrebbe la meglio. affornta i suoi devoti con veemenza, tra avanguardia e tradizione folk, arte e no wave, sermoni e profezie, dolore e sudore. col trascorrere dei minuti il suo salmodiare diviene urlare per poi addolcirsi fino a condurci in luoghi tempi e dimensioni che nemmeno avremmo immaginato, svuotandoci di ogni possibilità di ribattere: buio insostenibile e lampi accecanti.

But I was younger then Young men never die And I walked out in the sun I was strong, clear-minded and blind


perfettamente consapevole dell'inarrestabilità del progresso chiede con autorità di stoppare le riprese e riporre i telefonini.
la realtà è qui e ora.
il suo chitarrismo è primordiale, la sua voce posseduta dal demonio.
solo a tratti ritrova il controllo, offrendo il suo cuore e costringedoci alle lacrime.
ovazione.

Now don't say a prayer for anyone It doesn't do any good Please don't ask me a question It'd just be misunderstood And if you could step inside me you'd feel what hatred brings And if you saw with my eyes you'd see what self-deception means

nulla sarà più come prima e la mia anima nera sta ancora vibrando.
si copre il capo con l'inseparabile cappello, scende dal palco, la messa è finita.
andate e continuate a soffrire.
joseph è di nuovo rintanato nei meandri della suo subconscio.
torna il gentiluomo che avevi lasciato


I was younger once and I created a lie And though my body was strong I was self-deluded, confident and blind

la notte è ancora giovane e continua drink by drink, si tessono le lodi dei fratelli coen , morricone, sam peckinpah, scorsese e six organs of admittance...herzog
si passa dal nuovo capitalismo russo, al global warming e all'inevitabile downloading.
molto banalmente ci si chiede perchè quello dell'arte in musica sia l'unico furto consentito.
di questo passo in un futuro nemmen lontano non ci sarà un altro michael gira , non un'altra young god e michael ne è consapevole imbrigliato nella sua semplicità ed impotenza di cowboy sulle montagne.


Now show some pity for the weak of will
Because when we're drinking we can never be filled
Show some understanding for the lonely fool

Because when I am drinking I am out of control

joseph tornerà presto, e allora la battaglia potrà ricominciare.

I was never young
Nothing has transpired
And when I look in the mirror I feel dead, I feel cold
I am blind
I am blind
I am blind
I am blind

lunedì 25 febbraio 2008

the preacher is comin in town

no, cari affezionati, non vi ho abbandonati. dei giorni appena trascorsi parleremo poi. il mio ritorno, appena in tempo, è dovuto all'avvento di michael gira a ravenna . forse qualcuno ricorderà che se ne era già parlato qualche settimana fa e ora finalmente il tempo è giunto. mr.gira e il suo fido scudiero (r) attereranno all'aeroporto di bologna questa sera alle 21,30. a me l'onore di guidarli nella romagna profonda e misteriosa, da sempre terra di fantasmi e briganti.

la funzione si celebrerà domani (mercoledì 27 febbraio) in quel del bronson il tempio della madonna dell'albero.



file under: swans - young gods - angels of light

giovedì 14 febbraio 2008

death disco

forse tutti sanno che

ossevare la lenta agonia della madre, fonte insostituibile di forza e incoraggiamento, ispirò a lydon le parole di death disco, la prima produzione dei PIL dopo l'esordio su vinile. ...

stritolato da questa cappa d'angoscia, lydon esorcizza il dolore lanciando urla primordiali alla yoko ono:
"seeing in your eyes...silence in your eyes...final in a fade...flowers rotting dead".

pubblicato nel giugno 1979, death disco è probabilmente il singolo più estremista mai penetrato nella top20 del regno unito. ricordo ancora il presentatore di top of the pops (il cui nome mi sfugge) che, cinereo in volto, pronuncia con riluttanza il titolo della canzone mentre presenta il gruppo. wobble rimase seduto su una poltrona da dentista per l'intera performance. "gli altri si misero in coda per farsi belli, ma io chiesi solo ai truccatori della BBC di annerirmi i denti, così potevo rivolgere un bel sorriso senza incisivi all'obiettivo." invitare la morte nel tempio del pop era una forma di sovversione.
altrettanto estremista, a modo suo, era appaiare la parola "death" a "disco", un genere musicale ancora fondamentalmente disprezzato dal pubblico dei PIL.

simon reynolds - post punk 1978 - 1984



venerdì 15 febbraio il party. al bronson
live: la piccola annie e il vecchio paul.
dj set: art cecca chris momo

martedì 12 febbraio 2008

white heat white hat





senza parole

martedì 5 febbraio 2008

black metal: trend e natura

a giudicare da quanto si legge sulla stampa musicale che conta è giunto il momento per il black metal di essere accolto ufficialmente nel novero dei generi musicali che contano.
devo esserne felice ?!
non saprei, per quel che mi riguarda nella mia personalissima collezione il black metal trova già ampio spazio nella casella esattamente successiva al folk, lato drone e intersezioni varie. addirittura blow up dedica ben 10 pagine all'analisi e alla storia del fenomeno proponendo anche una carrellata di recensioni (a cura del valido valerio mattioli) delle band più marce glaciali e terrificanti in circolazione. un'operazione che ha tanto l'aria di chi vuole salire sul carro nero prima che sia troppo tardi.
ma chissenefrega. io continuo i miei ascolti misantropi e maledetti a lume di candela con le finestre aperte lasciando entrare gli spiriti trasportati dal gelo dell'inverno. poi arriva il raffreddore e rumore che si accorge finalmente degli straordinari ulver senza però riuscire ad interpretarne il complesso immaginario e quel mirabolante viaggio iperbolico e colto dal norse black metal alle ombre del sole.
kristoffer g. rygg è il gran sacerdote pagano.


sempre in quel di rumore incontriamo poi i nuovi fenomeni del black metal statunitense i certo interessantissimi wolves in the throne room, spacciandoceli come una band innovativa ed unica non tanto per la proposta musicale, che di fatto non lo è, ma per la scelta invidiabile e condivisibile di vivere a contatto diretto con la natura lontani dagli eccessi del progresso, una scelta ecologista e naturalista ad un passo dal primitivismo bla bla bla. la colpa è mia che compro le riviste e a volte le leggo pure. un punto di vista praticamente inedito bla bla bla i membri del gruppo risiedono stabilmente nelle foreste al di fuori di olympia bla bla bla la visione dei wolves in the throne room dolorosa e rassegnata non ha paragoni al momento bla bla bla


ed è a questo punto che un po' mi girano.
ma cazzo e i negura bunget formatisi a timisoara (romania) nel 95, ben 13 anni fa e ritiratisi nelle foreste transilvane poco dopo?! almeno documentarsi prima di scrivere , controllare le fonti è tra i dieci comandamenti del bravo giornalista. o no.
dio grazie che mi hai dato i crownicles.
negura bunget significa foresta nera nebbiosa in rumeno arcaico.


Negură Bunget is a black fog coming from a deep dark dense forest. The name tries to picture somehow the kind of atmosphere, both musical and spiritual we'd want to create through our music. It has also an esoteric nature, standing for the inexpressible parts of our ideology. The two words are also from the Tracic substrate of the Romanian language (the oldest one, containing about 90 words) as the interest for our local history and spirituality is something of crucial importance and meanings for us as a band.


ovviamente sono in possesso della loro discografia completa a partire dall'album di debutto zirnindu-sa fino all'ultimo capolavoro profeticamente intitolato OM

musicalmente sono giunti alla perfetta fusione tra il black metal di matrice norvegese, le dilatazioni mistiche ed evocative che potremmo ricondurre in un certo qual modo ai suoni di casa neurot, l'uso di strumenti folkloristici della tradizione come il corno, e tracce di ambient esoterica isolazionista. un'alchimia sciamanica che punta dritta verso una spiritualità ancestrale.


One of the most important concepts for us is the Transilvanian Spirituality. We see this Transilvanian Spirituality as a complex of practices and beliefs gathered around our lands over the millenniums, some still active even today in the local archaic folklore. Its essences are the immortality, the blood and the wisdom. All those are present, in a way or other, open or deeply hidden, throughout our whole history. And now we just try letting them use us for their further propagation.


The 4th Negura Bunget phase... the principle of 4 (four). The natural form, of the Universe to manifests itself (the 4 seasons, the 4 phases of the moon, the 4 moments of the day, the 4 winds, the 4 cardinal points, the 4 elements...). Macrocosmos’ manifestation in microcosmos, the most balanced and moderated form of the contraries to coexist. The Universe, the feminine nature, setting the 4 form of the contraries... moving the utter masculine principle, centered by the 4 feminine contraries. Initiatically and esoterically in decline in our times (with the start of the new astrological era), though no less significant in its intrinsic importance the principle of 4 is a form that needs to be activated, through the consciousness of the conscience (the awakening of the conscience) moving towards contemplation, standing for the initiation though mystery.

venerdì 1 febbraio 2008

cassandra's dream


cassandra's dream è la nuova nera tragedia del woody allen londinese. c'è aria di trilogia.
il carattere dei titoli di testa è invece lo stesso da trent'anni: windsor bianco su fondo nero nella variante EF Elongated. allen è un tipo abitudinario col gusto del classico.
i non colori della fotografia curata da vilmos zsigmond così come la colonna sonora di philip glass sono straordinariamente funzionali alla storia.
colin farrell ed ewan mcgregor sono perfetti nella parte dei fratelli che sognano una svolta nelle loro vite. devoto al gioco d'azzardo alle scommesse all'alcol ai medicinali il primo, alle donne e all'ambizione il secondo.
è la storia del fine che giustifica i mezzi e dei sensi di colpa che emergono fino a prendere il sopravvento.
la variabile fato gioca sempre a favore della tragedia shakespeariana e nonostante il riconoscimento del libero arbitrio non può che finire di male in peggio.

allen non giudica , osserva.
e sorride compiaciuto perchè non si sfugge al proprio beffardo destino.


"Mi hanno sempre interessato sia il lato tragico che il lato comico dell’esistenza”.
woody allen