notes on an untitled noh horspiel
che senso hanno i field recordings
che senso hanno i field recordings contaminati con suoni digitali ed analogici.
che senso hanno i field recordings contaminati seguendo regole ferree in stile dogma
che senso ha racchiudere il tutto in un concept puntuale e visionario
Number One [with KK.NULL & Chris Watson] KK.NULL/Chris Watson/z'ev
Number One
CD - 5 tracks - 48:15
Touch # Tone 24
Artwork & photography: Jon Wozencroft
Track titles:
1. Invocation
2. Introduction
3. Development
4. Climax
5. Conclusion
Z'EV writes: "In March of 2003 seeing my friends Stephen & Josephine in Los Angeles they suggested that i get in touch with japanese composer/performer KK.NULL. There followed a string of weird email occurrences which delayed our communicating until, as it turned out, we eventually met in Paris on 18 November.After his performance we were talking about a possible collaboration and during his set a possibility had occurred to me. I ran the idea by him and we agreed to proceed with it. The idea had 3 elements: 1 - to use the structure of the NOH THEATRE cycle as the basis for the composition. 2 – to consider the initial sound development in terms of developing ‘characters’ which would then interact with one another through the specific “scene” [which is a fairly non-traditional way to work with sound elements] and 3 – to place the ‘character interactions’ as the 'figure' inside of particular sound-scapes as the ‘ground'.
So in January 2004 I returned to London and began to work on my initial character developments. Coincidentally at this time I received a copy of a CD compilation i had a piece on which was released by TOUCH, which also had a piece by Chris Watson. So i got on the phone to TOUCH who put me in touch with Chris who has joined in on the project.
Sometime after I had completed mixing the 5 pieces, I sent a copy to my friend Boyd Rice. He emailed me back: "This is the first avant-garde piece I have heard in years that is truly avant-garde."
In the production process, Z'EV framed his and KK.NULL's electro-acoustic musics inside Chris Watson's field recordings from East Africa. A dynamic dialogue and inside-outside mirroring of natural and synthetic sound is the result: where the click and rhythm of an insect merges with KK.NULL's drumming; where the calls of the elephants combine with the electronic bass frequencies; where bird and frog song and Z'EV's harmonic structures produces surprising counterpoints.
For further information on the artists:
KK.NULL - http://www.kknull.com/
Chris Watson - http://www.chriswatson.net
Z'EV - http://www.rhythmajik.com [in the section 'projects' you can follow the email trail of the collaboration]
qui
potete trovare un samples da accompagnare alla lettura del post
più passa il tempo più mi convinco che l'eterna ricerca del "senso" è un dramma tipico dell'uomo come la religione e forse l'amore.
per cui ora mi ascolto moha!
15 commenti:
rigirandomi e torcendomi fra i link mi sono ritrovato nella TouchRadio!
come se ne esce adesso?
non se ne esce
...già!
onestamente quest'album racchiude in se elementi che stimolano non solo l'ascolto ma anche riflessioni inaspettate.
non avrei mai immaginato di poter sentire così "miei" certi suoni e concept compositivi.
solo apparentemente agli antipodi del folk nero dell'uomo in nero
sto ascoltando proprio in questi giorni i due album di punck e li trovo inspiegabilmente magnifici.
inspiegabilmente?!
sì, concordo
nowhere campfire tapes
a constant migration
sono due gioielli cofezionati suberbamente .
foto da brividi come su fulmini&saette.
Punck is the answer!!!!!
io nell'attesa di giungere nei territori dei "nowhere campfire tapes" credo di essere caduto in un buco (di coscienza?) sonico!
stanze con 9 lati e dispersioni da cacciare in loop!
Steve Roden mi ha rapito!
questo Touch Radio 24 è polverosamente sciamanico!
thanx to suggest me!
di nulla.
ed ora mentre scrivo william basinski è a carpi impegnato tutta la notte in un set di 5(cinque) ore.
very good blog
regard from Catalonia Spain
Sono sempre un po' titubante e restio a parlare e spiegare la mia musica, in quei 2 dischi c'e' un pezzo significativo della mia vita, ci sono ricordi ed esperienze, li considero una specie di diario,sono molto personali, ma sono anche convinto che chi fa' dischi destinati ad un ipotetico pubblico non deve commettere l'errore di chiudersi in se stesso e debba essere pronto a confrontarsi con le sensazioni che l'ascolto degli stessi provoca agli altri.
Sono di conseguenza davvero lieto che i miei dischi abbiano sucitato in voi sensazioni positive, me ne rallegro infinitamente.
Per cui...che dire...vi ringrazio di tutto cuore , spero che il loro ascolto possa essere una piacevole compagnia e che vogliate continuare a farmi conoscere le reazioni che tale pratica vi stimola....e' davvero cosa assai gradita.
Per quanto riguarda il post....
Beh, io sono assolutamente di parte se si parla di field recordings e di Watson (personaggio per il quale nutro una sorta di venerazione),il disco in oggetto e' davvero molto bello ed e' un ascolto imprescindibile per chi vuole cominciare ad approcciare questo genere di cose.
mi permetto di consigliare questo:
Siren [Alec Finley & Chris Watson]
http://www.alecfinlay.com/bookscapes_siren.html
reperibile sempre via touch shop.
‘here I am, here I am, waiting to hold you’ – Tim Buckley
Alec's original concept for Siren was to take the refrain from Tim Buckley’s metaphysical love song ‘Song to the Siren’ (starsailor, 1971) and have this sung by a man and a woman in separate places. They are invited to sing deep into the refrain until it becomes a litany. Later Finlay became interested in field recordings of the natural environment, with their decentred experience of sound. He has collaborated with Chris Watson to record siren, sung by Clive Powell and Maria Jardardottir. The recordings took place at dawn on two piers in the harbour of a North East English coastal village.
devo aggiungere altro?
Molto piu' interessanti per quanto mi riguarda sono i quesiti iniziali del post.......
sarebbe bello confrontare pareri e giudizi.
grazie ancora
Adriano
onorato di avere un tuo commento così puntuale sull'argomento.
quella per i field recordings è una fascinazione dell'ultimo periodo che stimola in me interrogativi ormai perduti negli ascolti convenzionali.
e ora vado a caccia della sirena...
le coordinate della sirena te le ho spedite via mail.
crown_thomas@libero.it
si esatto, gia' spedite li'.
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