"he was young, handsome, a millionaire, and he'd just pulled off the perfect crime!"

mercoledì 31 ottobre 2007

il mio nome è kowalski

vanishing point (usa 1971). in italiano punto zero .
un altro film poco visto di cui si parla molto.



impossibile non citarlo:

quando si parla di road movies -
tra i migliori 5 di tutti i tempi
.


se il tema sono le introvabili colonne sonore supersoul funk and roll dei settanta -
la versione vinile è fuori catalogo da anni

quando fughe e inseguimenti attraverso il deserto corrispondono all'esatta durata del film -
da denver colorado a san francisco california passando per utah e nevada







Track listing

  1. "Super Soul Theme" - The J.B. Pickers - 1:50 (Bowen)
  2. "The Girl Done Got It Together" - Bobby Doyle - 2:47 (Settle)
  3. "Where Do We Go From Here?" - Jimmy Walker - 2:53 (Settle)
  4. "Freedom of Expression" - The J.B. Pickers - 5:48 (Bowen)
  5. "Welcome to Nevada" - Jerry Reed - 1:52 (Barnhill/Lanier)
  6. "Runaway Country" - Doug Dillard Expedition - 4:09 (Dillard/Berline)
  7. "Love Theme" - Jimmy Bowen Orchestra - 2:40 (Bowen/Carpenter)
  8. "You Got to Believe" - Delaney, Bonnie & Friends - 3:00 (Bramlett/Bon)
  9. "So Tired" - Eve - 2:10 (Creamer/Sliwin/Temmer)
  10. "Mississippi Queen" - Mountain - 2:32 (West/Laing/Pappalardi/Rea/Knight)
  11. "I Can't Believe It" - Longbranch Pennywhistle - (Frey/Souther/Seger/Browne)
  12. "Dear Jesus God" - Bob Segarini and Randy Bishop - 3:57 (Segarini/Bishop)
  13. "Sing Out for Jesus" - Big Mama Thornton - 1:47 (Carnes)
  14. "Sweet Jesus" - Red Steagall -
  15. "Over Me" - Bob Segarini and Randy Bishop - 3:04 (Segarini/Bishop)
  16. "Nobody Knows" - Kim & Dave - 2:22 (Settle)

The first ever recorded material by Kim Carnes appears in the soundtrack, credited as "Kim & Dave". Kim Carnes also wrote the song performed by Big Mama Thornton. The pop music group Delaney, Bonnie & Friends had a small role as a Christian music band, which included singer Rita Coolidge and singer/songwriter David Gates at the piano.

Tracks "I Can't Believe it" and "Sweet Jesus" are not on the original LP Soundtrack.



ancora una volta il deserto protagonista dei crownicles:



L'inseguimento mostra paesaggi reali possibili da vedere a Rifle, in Colorado; a Thompson Springs, Wendover e Green River, nello Utah; ad Austin e a Tonopah, in Nevada. Il film è particolarmente noto, infatti, per essere stato girato nelle stesse location nelle quali è ambientato; sotto certi punti di vista è un incredibile documentario sulla vita delle piccole città nelle regioni desertiche degli Stati Uniti.

venerdì 26 ottobre 2007

la proposta



the proposition è un western. un western australiano. scritto da nick cave e diretto da john hillcoat. uno di quei film di cui tutti parlano ma che nessuno ha visto. io l'ho visto.
è un gioiello nel deserto come lo era stato hardware di richard stanley nel '90.
dilatato onirico decadente.
un western di frontiera, nero e violento.
una delle più belle colonne sonore di sempre, un gioco a quattro mani tra nick cave e warren ellis. di certo l'avrete "scaricata" tutti, ma è nulla senza quelle immagini, quei tramonti e tutte quelle mosche, a meno che non stiate vagando nel deserto australiano e il vostro nome non sia: max rockansky.


Love. Love is the key. Love and family. For what are night and day, the sun, the moon, the stars without love, and those you love around you? What could be more hollow than to die alone, unloved?

lunedì 22 ottobre 2007

in cold blood

fuori c'è il sole d'autunno.
voglia di vinile in realtà, e sul piatto ci sono le suite malinconiche dei mono in compagnia di world's end girlfriend.
leggo.

"abbiamo fatto il giro fino alla porta di cucina e, naturalmente, non era chiusa a chiave; l'unica persona che avesse mai chiuso a chiave, in quella casa, era la signora Helm; la famiglia non lo faceva mai. siamo entrate e io mi sono accorta subito che i Clutter non avevano fatto colazione; non c'erano piatti, non c'era nulla sul fornello. poi ho notato qualcosa di strano: il borsellino di Nancy. era per terra, aperto. attraversammo la sala da pranzo e ci fermammo in fondo alle scale. la camera di Nancy è proprio sul pianerottolo. la chiamai e cominciai a salire, seguita da Nancy Ewalt. il rumore dei nostri passi mi spaventò più di qualsiasi altra cosa: erano così forti e tutto il resto così silenzioso. la porta della camera di Nancy era aperta. le tende non erano state chiuse e la stanza era inondata di sole. non ricordo di aver gridato. Nancy Ewalt dice che ho urlato, urlato e urlato. ricordo solo l'orsacchiotto di Nancy che mi guardava. e Nancy. e di essermi messa a correre..."
(a sangue freddo - truman capote)

lunedì 15 ottobre 2007

ombre rosse

cosa chiedere di meglio ad una domenica pomeriggio quando ti puoi godere la solitudine sdraiato sul sofà mentre su sky cinema classics programmano ombre rosse.
ombre rosse che segna la consacrazione del maestro john ford (5nomination 2oscar e record di incassi al botteghino nel '39) e consegna john wayne alla leggenda nel ruolo di ringo kid.



un road movie ante litteram che fa della perfetta caratterizzazione dei personaggi (uno spaccato dell'america di frontiera di fine 800) costretti a convivere loro malgrado in quella diligenza (stagecoach il titolo originale) diretta a lordsburg, la propria forza. della vendetta e del viaggio i temi portanti: semplici, essenziali e antichi quanto il genere umano. il tutto teso ed in perfetto equilibrio dal principio alla fine grazie al talento unico di un geniale artigiano come ford. fino ad indicare la via che definirà per sempre un genere, il western, da lì in avanti. epica. l'epica di john ford.





in realtà la sua influenza travalicherà i generi e un po' tutti renderanno omaggio alla sua grandezza: orson welles e ingmar bergman prima, e poi sergio leone e akira kurosawa e via via tutti gli altri da peckinpah a carpenter da scorsese a spielberg da godard a truffaut

ed è curioso notare come lo stesso welles votato davanti a ford tra i tre migliori registi di tutti i tempi da entertainment weekly indichi proprio ford come il migliore di tutti, dichiarando di aver visto ombre rosse almeno 40volte durante le riprese di citizen kane.


come in ogni tragedia che si rispetti alla fine del film ognuno troverà il proprio destino: chi sotto un metro di terra, chi in prigione chi al bancone, chi verso l'amore dopo aver consumato la propria vendetta.


la visione di john ford. in una metafora dell'america di frontiera in piena conquista del west, mostra come davanti ad un nemico comune, tutti: buoni e cattivi eroi e codardi onesti e faccendieri ubriaconi e moralisti possano unire le forze e avere la meglio, per poi tornare ognuno al proprio destino e anche la vendetta compirà il proprio corso.
sarebbe sufficente per renderlo il capolavoro che è.

ma.

john ford è colui che riprendeva tutti gli esterni dei suoi western, indipendentemente da dove la storia fosse ambientata, nella mountain valley al confine tra l'arizona e lo utah: where the wind turns skin to leather e ancora una volta tutto torna


e uno così che amava piazzare la camera a dominare la valle, aveva di certo previsto tutte le pieghe e le ombre del progresso, e decide di regalarci la terza via: la via di fuga. la fuga d'amore a sud, a sud verso il messico lontani dalle delizie della civiltà.
era il 1939 e settantanni dopo il desiderio rimane lo stesso. immutato


Well...



...they're saved from
the blessings of civilization.

venerdì 12 ottobre 2007

splatter

di certo planet terror di robert rodriguez non può che mettere di buon umore, in un escalation di corpi che esplodono, mentre una rose mcgowan letale come non mai, sculetta tutto il film su una gamba e un mitra al posto dell'altra, e bruce willis confessa di aver ucciso bin laden in una missione in afghanistan.


in un escalation di follia alla ricerca del barbecue perfetto, mentre cade l'uccello del grasso quentin ed "el wray" è l'eroe che tutti vorremmo come migliore amico: un po' jena pliskeen un po' napolene wilson. le citazioni si sprecano e l'omaggio a carpenter è quantomeno palese.
pop corn movie che non mi divertivo così dai tempi di deep rising col mitico treat williams.



rientro a casa divertito. troppo bello per essere vero.

decido di mandarmi in pappa il cervello
ascoltando il capolavoro di kk null e keiji haino: mamono
- splendida full black edition ltd 1000 under blossoming noise




wire ne parla così e non ci sarebbe molto da aggiungere se non che è realmente un crescendo inesorabile di noise controllato e perfettamente stratificato in cui sono riconoscibili rare linee melodiche sepolte tra bordoni e bordate.

The first recorded collaboration between these two giants of Japanese noise/Improv is as sprawling and excessive as we might expect, thank heavens for that. Mamono is 67 minutes of delirious electronic chaos, with both taking turns at the drum stool and hurling their wild vocals into the spluttering psychedelic vortex of the music. The early stages, though absolutely feral by most commonly recognised standards, essentially represent the pair limbering up for the huge monoliths that comprise the final two thirds of the disc. When Null unleashes his thunderous tom-tom salvos on the final piece, and Haino matches him with a quite ridiculous (though quite brilliant) pomp-Goth keyboard line, it's like Tangerine Dream's Atem to the power of a billion. Even better are the pair of short pieces based around Haino's extraordinary guitar, which starts off dry and wiry, more The Slits' Viv Albertine than Bailey or Frith, and then slowly mutates into what sounds like all Glenn Branca's symphonies playing at once.
Wire - February 2007 Issue 276








alcuni assaggi su blossoming noise radio dispensatrice di vortici senza ritorno.

lunedì 8 ottobre 2007

i felt in love with PRURIENT

il mio amico momo nell'ultimo periodo è spesso in visita alle varie capitali europee per motivi lavorativi.
di fatto passa intere giornate in sparuti ma fornitissimi negozietti per maniaci del vinile, tornando a casa col portafogli vuoto e la carta di credito lisa e conseguente sovrattassa sul bagaglio a mano. di ritorno da berlino nei giorni scorsi gli faccio la solita domanda di rito sull'esito della sua missione lavorativa. glissa velocemente con un tutto bene di circostanza ma immediatamente postilla dicendo che ha qualcosa per me. vinile of course. roba buona.



e così me lo immagino dopo ore passate a scartabellare tra gli scaffali, magari maneggiando una rara copia di un album dei turtles mentre lo stereo con preamplificatore valvolare del tempio emana onde elettromagnetiche sibilanti, nere ed inesorabili. noise e sperimentazione di fatto.

lo immagino abbandonare per un attimo la sua ricerca di garage soul and r'n'r, avvicinarsi al commesso del negozio e chiedere spiegazioni
"scusi ma.. che cos è questo? ...sa non è per me (manco fosse un dildo) ma ho un amico a cui piace stare male e vorrei fargli un regalo...."

ed è così: fiero, soddisfatto e con un sorriso sottile che mi consegna tra le mani la busta bianca con su scritto the record store - heidelberg berlin , contenente una copia di pleasure ground di prurient accompagnandolo con le seguenti parole: è una bella edizione, vinile bianco e un libretto molto curato, ho pensato ti potesse piacere.



è così che è iniziato il mio amore per prurient.


white noise, black death. drone e minimalismo, tappeti sonori direttamente dal sottosuolo grida e terrore, ancora grida e disperazione poi ancora vibrazioni e non rimane che cercare la scatola nera. black box.



dietro ad un monicker così scomodo, si cela dominick fernow americano del wisconsin trasferitosi a new york, che vanta collaborazioni con wolf eyes e hototogisu e titolare della hospital records


60 EAST 3RD STREET, NEW YORK, NY, 10003-9239,
USA12:00 - 8:00 SUN - THURS 12:00 - 10:00 FRI - SAT

BETWEEN 1ST AND 2ND AVE
F OR V TRAIN TO 2ND AVE OR 6 TRAIN TO BLEECKER
LOCATED IN THE BASEMENT OF JAMMYLAND MUSIC

hospital productions announces a new stride in fetishism with the introduction of our web store. for those unable to reach the depths in the flesh our new site will satiate your need for deviant ephemera.

e comunque, per quel che conta, "pleasure ground" si becca un bel 7.8 anche su pitchfork.

sabato 6 ottobre 2007

faster pussicat! kill kill!



Faster, Pussycat! Kill! Kill! is a 1965 film. It was written by Jack Moran and Russ Meyer and directed by Russ Meyer. This film stars Tura Satana, Haji, and Lori Williams.

The film features gratuitous violence, sexuality, provocative overcoming gender assignments, and outrageously campy dialogue. It has become a cult film favorite and has been widely referred to in pop culture.

It is one of Meyer's more provocatively titled and explicitly exploitative films, yet unlike most of his films it does not contain explicit nudity.



"The best movie ever made, and possibly better than any movie that will ever be made." ~John Waters

estratti di una recente intervista (a.d 2000) a tura satana.


Why do you think people still love "Faster Pussycat...Kill! Kill!" today?
Tura Satana: I think it's as popular today because it carries the same message that it did when it was first done. Plus, I think that a lot of people are seeing it for the first time. I think that the message that the film sends is a message to women in general. It is that women can be feminine and yet still be strong. They no longer have to feel that they are the weaker sex. We might not have the same strength that the males do, but we can learn to use the strengths that we have to make ourselves heard and felt throughout the world. It also shows women that they can still be as feminine as they want to be. I have always felt that I can be as feminine as I like. I like having someone open up the doors for me, and doing things for me that make me feel attractive. But, I know that I am capable of doing those things myself, as well.

I read somewhere that you dated Elvis. What era was this in? Was it serious?
TS: Yes, I dated him back in the late fifties and early sixties. He asked me to marry him and I told him no, because we were both working on our careers. And we really didn't have the ability to put up with that and our careers. Sometimes I am sorry that I didn't, because I think that he would be alive today if I had

What are you up to these days? Any upcoming projects?
TS: At the present time I own an engine rebuilding business in Long Beach and I’m trying to make it a success. I have a couple of things in the wings. I am writing my autobiography and I’m talking to some people about making it into a film. Also, I’m helping to write a movie script and I have been asked to work in a couple of films. Plus,I write to all of my fans who write to me *on the Internet.
© 2000 Chris Parcellin, All rights reserved.


*crediateci o no quello linkato è l'indirizzo mail di tura.

Quentin Tarantino told Entertainment Weekly that Tura Satana is his all-time would-be favorite actress to work with.
_"I would give up five years of my life to work with Tura Satana. She is Japanese, Cheyenne, and something else, awesome."





il sito ufficiale di tura satana: http://www.turasatana.com/

lunedì 1 ottobre 2007

music&lyrics


it's not so much the music's that's important, as what you're saying. but the music has to be good for people to listen to the words.
_ali farka toure_ the king of the desert 'blues' singers

un'opinione chiara e condivisibile sul rapporto: musica/testi.