zidane
un ritratto del XXI secolo
zidane è stato il calciatore più importante dell'era moderna e per favore non venitemi a parlare di cristiano ronaldo o ronaldinho o tantomento di messi, quelli sono giocolieri più che giocatori.
e kaka ?! uno che sa correre con la palla tra i piedi.
ha chiuso la sua carriera come tutti sappiamo, ma chi, sano di mente tra voi affezionati lettori e amanti del gioco non rifilerebbe una testata a materazzi. chi ?!
zidane è illuminato dall'aura del campione, di chi è stato baciato sulla fronte nel momento in cui lasciava il guf nel settimo cielo. come platini o maradona o mcenroe o bonny billy o bob dylan o leonardo (non il calciatore certo).
noi quello sguardo assente, quel camminare in direzione opposta all'azione, quel magnetismo magico sulla palla non lo comprenderemo mai.
di questo e tanto altro si sono accorti douglas gordon e philippe parreno e ne hanno fatto un film che più che un film è un'opera d'arte contemporanea che infatti ora si trova nei più grandi musei del mondo snobbata dalle multisale e dai blockbuster e dalle masse di calciofili sparsi per il globo.
zidane rappresenta il mistero dell'arte. ci sono 17 telecamere di cui due zoom ad alta definizione usati solo dall'esercito americano,concentrate su di lui che lo seguono in ogni suo movimento compresi quelli più impercettibil fino a quei movimenti ripetuti inconsciamente che potrebbero di diritto rientrare nella categoria dei tic. e per 90 minuti zidane è un alieno tra i 22. la palla lo trova sempre ma lui sembra disinteressarsi. non parla mai, sussura parole inudibili tra sè e sè. avulso.
la partita è real madrid - villareal giocata nel mitico santiago bernabeu il 23 aprile 2005, una partita qualunque nel finale di carriera di zinedine.
lo stadio è una bolgia, gli altri 21 in campo si battono e sbattono mentre lui cammina e trotterella e riflette e come in quei film in cui solo il protagonista vede il suo angelo così la palla sa dove trovare zizou. e così ancora una volta la routine si compie e zidane risulterà decisivo suo malgrado. una serpentina, un cross al bacio sulla zucchetta di ronaldo. gol.
le telecamere seguono esclusivamente il genio e non ci è dato sapere cosa stia accadendo intorno a lui e se in occasione delle marcature la camera non allargasse fino al tabellone, penseremmo ad uno squallido zero a zero.
zizou è imperturbabile e continua a fissare un punto lontano e non esulta nemmeno quando segna il suo real nemmeno quando l'assist è il suo, come non sbraita non protesta non si rammarica quando è l'avversario a passare in vantaggio. zidane è oltre. oltre il match, zidane è l'artista sul rettangolo verde come lo chiama lui. e non si scompone. quasi mai.
la sua maschera cambia espressione in sole due occasioni nell'arco dei 90minuti: sorride genuino come un poppante quando roberto carlos gli sussurra qualcosa dopo un calcio d'angolo. non si era mai divertito così tanto, zidane.
e poi un raptus di follia all'86 quando colpisce un avversario in una mischia a gioco fermo. è il finale non scritto del film. zizou sveste i panni del guerriero e si allontana fino al tunnel che porta agli spogliatoi. ad accompagnarlo la colonna sonora commissionata appositamente agli scozzesi mogwai che ne descrive e accentua il senso totale di straniazione.
12 commenti:
imperdibile!
Io non colpirei mai materazzi con una testata. Piuttosto con un uzi. Ho visto stralci del film a casa di amici in Francia. Avevano tutti le lacrime agli occhi
Crown, mi è appena arrivato il libro/cofanetto Love is the song we sing di cui avevi postato un po' di tempo fa. E' una meraviglia
tutto quest mi fa venire un'ottima idea per la prossima partita di calcetto che verrà disputata...
già, detto in maniera spicciola ed efficace: lui era un'altra roba.
Magia della tecnologia. Rispetto per il talento di Zidane. E per il talento dei due.
e per il mio talento.
Zidane esprime il mistero della pre-razionalità: non è che sembri disinteressarsi di quel che accade, semplicemente è incapace di esprimere pensieri al riguardo. Talvolta mi chiedo se a fine partita sapesse il risultato (o meglio, se sapesse che una partita contempla necessariamente un risultato): ogni sua movenza esprime una sorta di ottusità divina. E' un idiot savant, altra cosa erano il cartesiano Platini o il tanguero Maradona. Si prenda la reazione ai danni di Materazzi: chiunque gli avrebbe dato una sberla. Lui ha reagito come l'Uomo Preistorico in preda alla fame: ha dato una testata alla parete della caverna. Detto questo, di bellezza ne ha sparsa, eh (soprattutto la testata a Materazzi, inarrivabile).
hank: nonostante i piedi fatati i suoi colpi di testa sono sempre stati decisivi.
Ti riconosci un talento. E' una gran cosa. Non sarà per i colpi di testa?!
spero in un suo ritorno per una di quelle partite celebrative durante la quale dovrebbe stendere ibrahimovic con una testata per poi finirlo a colpi di tacchetti sulla faccia
in quel senso vedrei bene anche un ritorno del carissimo claudio gentile, di nome e di fatto.
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