black metal: trend e natura
a giudicare da quanto si legge sulla stampa musicale che conta è giunto il momento per il black metal di essere accolto ufficialmente nel novero dei generi musicali che contano.
devo esserne felice ?!
non saprei, per quel che mi riguarda nella mia personalissima collezione il black metal trova già ampio spazio nella casella esattamente successiva al folk, lato drone e intersezioni varie. addirittura blow up dedica ben 10 pagine all'analisi e alla storia del fenomeno proponendo anche una carrellata di recensioni (a cura del valido valerio mattioli) delle band più marce glaciali e terrificanti in circolazione. un'operazione che ha tanto l'aria di chi vuole salire sul carro nero prima che sia troppo tardi.
ma chissenefrega. io continuo i miei ascolti misantropi e maledetti a lume di candela con le finestre aperte lasciando entrare gli spiriti trasportati dal gelo dell'inverno. poi arriva il raffreddore e rumore che si accorge finalmente degli straordinari ulver senza però riuscire ad interpretarne il complesso immaginario e quel mirabolante viaggio iperbolico e colto dal norse black metal alle ombre del sole.
kristoffer g. rygg è il gran sacerdote pagano.
sempre in quel di rumore incontriamo poi i nuovi fenomeni del black metal statunitense i certo interessantissimi wolves in the throne room, spacciandoceli come una band innovativa ed unica non tanto per la proposta musicale, che di fatto non lo è, ma per la scelta invidiabile e condivisibile di vivere a contatto diretto con la natura lontani dagli eccessi del progresso, una scelta ecologista e naturalista ad un passo dal primitivismo bla bla bla. la colpa è mia che compro le riviste e a volte le leggo pure. un punto di vista praticamente inedito bla bla bla i membri del gruppo risiedono stabilmente nelle foreste al di fuori di olympia bla bla bla la visione dei wolves in the throne room dolorosa e rassegnata non ha paragoni al momento bla bla bla
ed è a questo punto che un po' mi girano.
ma cazzo e i negura bunget formatisi a timisoara (romania) nel 95, ben 13 anni fa e ritiratisi nelle foreste transilvane poco dopo?! almeno documentarsi prima di scrivere , controllare le fonti è tra i dieci comandamenti del bravo giornalista. o no.
dio grazie che mi hai dato i crownicles.
negura bunget significa foresta nera nebbiosa in rumeno arcaico.
ovviamente sono in possesso della loro discografia completa a partire dall'album di debutto zirnindu-sa fino all'ultimo capolavoro profeticamente intitolato OM
musicalmente sono giunti alla perfetta fusione tra il black metal di matrice norvegese, le dilatazioni mistiche ed evocative che potremmo ricondurre in un certo qual modo ai suoni di casa neurot, l'uso di strumenti folkloristici della tradizione come il corno, e tracce di ambient esoterica isolazionista. un'alchimia sciamanica che punta dritta verso una spiritualità ancestrale.
9 commenti:
as black as a crow(n).
Sono la mia band preferita di tutti i tempi, anche se ovviamente non li ascolterò mai.
hank black non fare il bambino. mettiti quel saio vedrai che ti sta a pennello. e poi in pellegrinaggio transilvano tra spiriti e lupi mannari ti ci vedo proprio
Già dato, grazie.
hank black: lo sapevo. ti si legge negli occhi.
Negura Bunget, devo ammettere di averli sempre lisciati (AKA: sentito parlare) senza mai ascoltare i dischi. metto al lavoro i miei archivisti e vedo di passare oltre.
del resto il black metal in generale mi è sempre rimasto un po' oscuro, forse per la propensione elitaria del genere e la tendenza a fare muro dei fan -che non solo odiano chi non ascolta black, ma anche l'altra gente che ascolta black (e la cosa mi piglia da dio). mi esalta la concezione degli artwork, probabilmente il fenomeno estetico più interessante degli anni '90 a parte AmRep -e infatti uno come SOMA ora raccoglie giustissimamente i frutti.
ulver in cima al mondo. blow up, ahimè, dovrò a questo punto acquistarlo: rumore non penso lo farò, e mi dispiace un po' perchè verso la fine degli anni '90 Morelli faceva davvero un grandissimo lavoro di interpretazione (magari opinabile) della scena metal standosene cagato e bruciando le tappe.
basta, non ho niente di speciFico da dire.
kekko: negura bunget con "om" arrivano davvero al capolavoro.tra black - folk - e neurosis.
va loro riconosciuta una coerenza lunga 13 anni. per anni su code666 ora firmano per prophecy.
rumore: troppo spesso ridotto ad inseguire fenomeni che comprende solo marginalmente. specialmente in ambito metal con la sezione affidata all'inetto, sciagurato cerati. morelli continua ad essere leggibile.
blow up: questi la devono sempre fare cadere dall'alto, ma il black metal arriva dal basso, dalle viscere della terra e se li ingoierà tutti. forse in uno dei prossimi post racconterò un aneddoto
o'malley: ne ha compreso lo spirito. lo ha frullato col suo talento e ne ha restituito una versione aggiornata ai limiti dell'avanguardia.
I bright black morning light, che di black hanno solo un po' di nome e di metal la carrozzeria del furgone, vivono in un teepee nelle foreste del nord California da tre anni...
Hello nice blog.
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