the anderson alamo
è ormai ufficiale: il vinile sta per vivere una seconda giovinezza. erano un paio d'anni che evidenti segnali di ripresa lasciavano ben sperare, ma l'articolo di assante ieri su repubblica.it mette il bollino "ufficiale" su questa insperata rinascita. e chissà dove sta l'ironia.
e così si ristampano anche quei fondi di magazzino che magari per anni abbiamo cercato nei second hand store di mezza europa. si ritornerà a godere maneggiando le copertine, leggendo testi e note e rinascerà il culto dell'oggetto e del calore della puntina sui solchi.
credo poi sia chiaro ai miei 24 affezzionati lettori, che sono un ammiratore devoto e praticante di john carpenter e delle colonne sonore dei suoi film.
perchè è di questo che voglio parlare, di una in particolare: quella di assault on precinct 13 (distretto 13 le brigate della morte in italia). uno di quei vinili o cd su cui non ero mai riuscito a mettere le mani fino a ieri. è infatti di questi giorni una splendida e succosa ristampa in vinile ad opera della francese record makers (di proprietà degli air) sotto la supervisione di nicolas saada che la farcisce di note ed interviste e foto e credits ed è una vera chicca.
per dirla con lo stesso saada: "at last , this beautiful piece of work is finally avaible. its long awaited release will, we hope, relieve the frustration of those who, for years, have been longing to hear the score in his full length. now finally we can throw away all those bad recordings we made from the various VHS tapes of Assault." come se qualcuno dall'alto mi avesse spiato in tutti questi anni.
nonostante assault sia il primo vero film di john carpenter (girato con il budget ridicolo di 100mila dollari) rimane uno dei miei preferiti di sempre. forse anche per l'evidenza nel rendere omaggio a due classici di genere come rio bravo di howard hawks e night of the living dead di romero, e per averlo originariamente intitolato: the anderson alamo. ne esce un western di frontiera metropolitana e surreale, in cui la colonna sonora ne scandisce perfettamente tempi ed atmosfere. in un primo tempo passato inosservato, nel 1976 fu acclamato al London Film Festival e divenne un cult hit.
carpenter è un compositore occasionale ma incredibilmente dotato, imitato e citato e campionato. il suo stile minimale è sempre perfettamente riconoscibile e coerente e simbiotico al suo modo di girare e narrare. la musica nella famiglia carpenter è sempre stata di casa: suo padre suonava il violino e faceva parte della Nashville, Tennessee Symphony Orchestra e in seguito a varie ricerche ho poi scoperto essere stato uno dei session players di roy orbison. e questa è un'altra storia su cui un giorno tornerò.
e così come dicevo qualche riga più su, lo score di assault è stato campionato spesso e volentieri (afrika bambaataa, bomb the bass) o semplicemente utilizzato come esplicita ispirazione sia all'interno della scena hip hop che in quella techno dei '90 per il suo beat tremendo e pulsante, per il suono unico dovuto al massiccio uso dei synth analogici e alle melodie epiche e stranianti allo stesso tempo. rimane uno dei punti fermi e fondamentali per un nuovo modo di intendere le colonne sonore in particolare nei film d'azione.
The combination of synthesizer hooks, electronic drones and drum machines
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before recording ASSAULT ON PRECINCT 13's music, i thought of Bernard Herman and his ability to achieve maximum impact from minimum means. as i recall, i had about 3 days to complete the score.
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the main title theme was relatively easy after we established the beat. Ice Cube told me 25 years later that the beat always comes first.
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ASSAULT ON PRECINCT 13 is a truly minimalist score."
john carpenter
9 commenti:
provo a sparare una top 5 delle colonne sonore:
1) 1997
2) Distretto 13
3) Vampires
4) Halooween
5) Grosso Guaio (splendida, la più gobliniana di tutte probabilmente)
Tra l'altro, solo come ennesima riprova, nella djKicks di Booka Shade che esce or ora ci sono due pezzi da 1997 Fuga da NY mixati in mezzo al resto. e forse è un caso ma sembra davvero una delle migliori djKicks di sempre.
ciao ho visto che sei passato da me..bel blog davvero!musica colonne sonore film vinili..molto interessante!e poi carpenter..insomma non c'è che dire gran bel blog!
sul mio è in progetto la recensione (ho letto delle tue idee sulle recensioni..sono in parte d'accordo anche se io cerco sempre di raccontare una storia più che descrivere un film) di tutti i film di carpenter..ovviamente ho iniziato da dark star..cultissimo dove comunque la colonna sonora è pregevole..il prossimo sarà distretto 3 come puoi ben immaginare.
te la lancio li..dato che mi hai commentato sul libro del pianeta delle scimmie (tra poco arriva anche la rece del film) cosa ne pensi della colonna sonora dell'originale?io la trovo eccezionale!ciao e ancora complimenti per il blog!
kekko: lui dice di essere citato come influenza solo perchè ormai è sufficentemente vecchio.
incredibile che il vecchio john rischi di lasciare il segno più per le sue colonne sonore che per i suoi film.
1997 e distretto 13 le migliori concordo. spezzo una lancia per christine e non dimenticherei fantasmi da marte. con gli anthrax!
mi procurerò anche questo djKicks allora e big trouble, che non ho.
deneil:grazie per i complimenti.
dark star era un po' la sua tesi di laurea alla USC e adoro quel suo modo di fare il verso a kubrick e la scena finale è una delle più belle di sempre.
dovrò riascoltare la colonna sonora del pianeta delle scimmie ...
tra le colonne sonore che vorrei trovare c'è senza dubbio quella di Amore Tossico, film del 1983 di Claudio Caligari, ambientato a Ostia nell'ambiente della tossicodipendenza (gli attori erano tutti tossici per davvero..). Il film è da vedere, alcuni sostengono che abbia ispirato anche alcune scene di trainspotting (ma questo non lo so e non ha molta importanza) e in alcuni momenti sembra che le musiche le abbiano fatte i daft punk, pazzesco..
per quanto riguarda il vinile sai che con me sfondi una porta aperta! a parte il discorso dell'affezione verso il suono, che secondo me rimane più caldo rispetto al digitale e verso l'oggetto che assume anche una dimensione "artistica" più alta, il cd appena lo compri anche dal punto di vista economico si deprezza in maniera quasi totale mentre il vinile non solo mantiene di solito il suo valore ma spesso con il tempo aumenta anche.. a quando fondi di investimento in vinili da collezione?
pensiamoci potrebbe essere il business del futuro.. ma come mi vengono ste minchiate a me non lo so.. baci
marchino: amore tossico non l'ho visto e ovviamente della colonna sonora non so nulla.
inizio le ricerche. e quando dico questo non mi riferisco a soulseek, ma a cataloghi libri pusher riviste e un po' di google ovviamente.
come sai anche io sto dalla parte dell'oggetto , dell'artwork, delle note e via discorrendo.
e sto dalla parte di chi acquista la musica perchè rimane l'unico modo per tenerla in vita.
perchè molto banalmente il punto di partenza di questa discussione senza fine rimane questo.
E "The Hot Spot" di Jack Nitzsche, con Miles Davis, John Lee Hooker e Taj Mahal? Film di rara bruttezza, peraltro...
hank: di hot spot posseggo sia il libro di charles williams che la videocassetta originale del film di dennis hopper. non la colonna sonora.
il film è un capolavoro di genere (hard boiled afoso) con un grandissimo don johnson e la splendida e porca virginia madsen.
Uhm, meglio romanzo e colonna sonora, del film. Per Hopper, meglio "Il Cuore Nero di Paris Trout". E meglio di tutto, Virginia Madsen.
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