"he was young, handsome, a millionaire, and he'd just pulled off the perfect crime!"

martedì 11 dicembre 2007

babel

visto babel, e il giudizio è in qualche modo sospeso.

con la coppia inarritu (amores perros - 21grammi) arriaga (sceneggiatore di fiducia del regista e premiato a cannes per quella delle tre sepolture) si va a colpo sicuro, ormai è chiaro.
ma l'intesa e fin troppo collaudata, una macchina oliata alla perfezione un meccanismo ad orolegeria puntuale come un attacco alle torri gemelle.


ci ritroviamo ancora una volta di fronte ad un effetto domino scatenato da uno scatto del destino. inarritu e arriaga tentano di imbrigliare il fato con un perfetto esercizio di stile che tende ad affermare quel tout se tient a cui siamo così devoti noi dei crownicles.
ma forse è proprio qui la chiave di lettura definitiva: se prima arriaga e inarritu erano pudici osservatori, cronisti impotenti e deferenti al cospetto di un destino che faceva le bizze rimbalzando da un capo all'altro delle vite umane, ora gli tendono un agguato e cercano di guidarlo in un percorso chiaro lineare ed obbligato come una pista di biglie tracciata da un culo sulla sabbia.


ci sono i deserti certo, ancora una volta quello al confine col messico, e poi quello degli altipiani del marocco , e ancora quello dei grattacieli di tokio. c'è il dito puntato a denunciare le malefatte della polizia di frontiera, c'è la divisione impalbabile ma netta, tra i poveracci che si arrabattano per sopravvivere costretti a piegarsi alle beffe del destino, i cittadini americani con qualche macchia, certo, ma nulla che non si possa lavare via con pochi ave maria, e l'alienazione di chi probabilmente un po' alieno lo è davvero.

bello non c'è che dire, ma ancor più della bellezza avremmo preferito il coraggio degli outsider, un po' meno compiacente allo star system hollywoodiano.

da segnalare la splendida colonna sonora del pluripremiato gustavo santaolalla e la convincente interpretazione della giovane e intrigante rinko kikuchi



file under: crash - match point - 21 grammi

3 commenti:

Fabio ha detto...

A me non ne avevano parlato molto bene, e infatti non sono andato a vederlo. Ma Amores perros (visto in una sala completamente deserta a Chicago) resta un capolavoro.

mr.crown ha detto...

dal mio punto di vista sono notevolissimi anche 21grammi e le tre sepolture. qui siamo appunto troppo vicini a crash, però. è tutto molto preciso e patinato, è grana finissima che finisce per stonare un po'.
il film è comunque valido ma è impachettato e infiocchettato.

e ovviamente non sfiora la malsana classe di allen in match point.

Anonimo ha detto...

a me è piaciuto, ma ci sono volute tre visioni in tre giorni per poterlo apprezzare in pieno. un po' come 21 grammi, sembra che le scene siano cadute di mano al regista e qualcuno di passaggio le abbia raccolte e messe insieme a casaccio. ma sembra che abbia fatto un buon lavoro.